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streptococco: i segnali da non ignorare
Lo streptococco è un batterio molto comune e può manifestarsi in vari modi e con intensità diverse. In alcuni casi, provoca solo disturbi lievi, mentre in altri può trasformarsi in infezioni più gravi che necessitano di una diagnosi e di un trattamento tempestivi. È fondamentale, quindi, saper riconoscere i sintomi per evitare complicazioni e affrontare l’infezione con le cure adeguate: ecco i segnali da non sottovalutare.
Lo streptococco di tipo A, è il principale responsabile delle infezioni respiratorie, come la faringite o la tonsillite batterica, ma può anche causare otiti, sinusiti o, più raramente, infezioni cutanee. Questo microrganismo si diffonde facilmente attraverso le goccioline di saliva, per contatto diretto o indiretto, soprattutto in luoghi chiusi come scuole e uffici, dove il contagio prospera. Per questo motivo, è cruciale riconoscere precocemente i sintomi, non solo per proteggere se stessi, ma anche per evitare di diffondere l’infezione.
Il primo segnale da non sottovalutare è un mal di gola improvviso e intenso, spesso accompagnato da difficoltà a deglutire e febbre alta. A differenza del classico mal di gola virale, quello causato dallo streptococco si presenta senza tosse, ma con ghiandole del collo gonfie e doloranti, tonsille arrossate e coperte da placche bianche o giallastre. Spesso si aggiungono mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e, nei bambini, dolori addominali o nausea e in alcuni casi, può comparire un’eruzione cutanea sottile e diffusa, nota come scarlattina, che è una delle manifestazioni tipiche dell’infezione streptococcica.
Questi segnali non devono mai essere trascurati, perché se ignorati o trattati in modo inadeguato possono portare a complicazioni più gravi, come febbre reumatica o infezioni renali ed è fondamentale che la diagnosi venga sempre confermata tramite un tampone faringeo, un test rapido che puoi trovare anche in farmacia, capace di rilevare la presenza del batterio in pochi minuti. Si tratta di un esame semplice e indolore, che aiuta a capire se l’infezione è di origine batterica o virale, evitando così l’uso inutile di antibiotici (ricorda che gli antibiotici funzionano solo contro i batteri, non contro i virus, e un uso inappropriato può indebolire il corpo e contribuire allo sviluppo di resistenze).
Se il tampone risulta positivo, il medico ti prescriverà la terapia antibiotica più adatta, che dovrai seguire con attenzione, rispettando dosaggi e tempi di assunzione, anche se i sintomi migliorano rapidamente. Interrompere il trattamento prima del termine, infatti, può favorire la ricomparsa dell’infezione e aumentare il rischio di complicazioni.
Lo streptococco, poi, può indebolire l’organismo, e il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi, quindi idratatevi a sufficienza, mantenendo una buona igiene orale, oltre a cambiare lo spazzolino dopo il ciclo di antibiotici per evitare reinfezioni.
Nei bambini, è importante prestare ancora più attenzione. Lo streptococco si diffonde facilmente negli ambienti scolastici, dove il contatto ravvicinato tra i piccoli facilita il contagio, dunque se il bambino presenta febbre, gola arrossata e stanchezza improvvisa, è meglio tenerlo a casa e sottoporlo al tampone il prima possibile. Se l’infezione viene confermata, il piccolo deve restare a riposo e può tornare a scuola solo dopo almeno 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica, quando non è più contagioso.
Insomma, riconoscere i segnali e intervenire tempestivamente può risolvere il problema in pochi giorni, senza lasciare conseguenze e nella maggior parte dei casi, con la giusta terapia e un po' di riposo, l'infezione si risolve completamente e non lascia strascichi. Tuttavia, ignorare i sintomi può prolungare i tempi di guarigione e aumentare i rischi, per questo motivo, ogni volta che il mal di gola è forte e persistente, è sempre consigliabile consultare un medico o un farmacista per una valutazione.